asilo

A cura dell’Avv. Rossana Chiappetta

Al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, il Governo, come noto, lo scorso 27 febbraio 2020 ha disposto “la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche”.

Attualmente, le norme adottate per fronteggiare l’emergenza COVID-19, non riportano, però, alcunché circa la possibilità per i genitori di sospendere il pagamento delle rette scolastiche né di richiedere il rimborso delle quote già versate.

Dunque, come bisogna comportarsi?

I genitori, innanzitutto, dovranno controllare il contratto firmato al momento dell’iscrizione facendo attenzione acchè lo stesso non contenga clausole che prevedano il pagamento della retta anche in caso di chiusura imposta da eventi esterni.

Laddove il contratto sia sprovvisto di siffatte clausole, la sopravvenuta impossibilità di ricevere la prestazione per la quale è stato già corrisposto il prezzo o parte di questo, realizzerà la conseguente risoluzione dell’accordo, ai sensi dell’ art. 1463 del codice civile, e il diritto dei consumatori ad ottenere il rimborso di quanto pagato e non usufruito a causa di forza maggiore.

Poiché “Nemo potest ad impossibile obligari” (nessuno può essere obbligato ad una prestazione impossibile) l’interruzione della frequenza per causa di forza maggiore non potrà in alcun modo obbligare le famiglie al pagamento delle relative rette o impedire alle stesse di non rivedersi rimborsare i pagamenti già versati a tal proposito, per un servizio che, al momento, gli istituti scolastici non possono garantire

Al contrario, si paleserebbe un indebito arricchimento in capo a questi ultimi.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.