multe

A cura della Dott.ssa Emanuela Coscarella

Da lunedì 18 maggio il nostro Paese è in graduale ripartenza: pur dovendo, ovviamente, mantenere alto il livello di attenzione, le nostre abitudini pian piano ritornano alla “normalità”, ci si riappropria – si ribadisce con le dovute cautele – della possibilità di incontrarsi, riprendono gli spostamenti all’interno della regione.

Nelle fasi precedenti, tuttavia, molte sono state le persone sanzionate per violazione delle misure volte al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 di cui ai DD.PP.CC.MM. 8, 9, 11 e 22 marzo 2020, oltre che delle varie ordinanze emanate dalla propria regione.

Ma come difendersi in caso di multa ritenuta illegittima? Quali rimedi sono previsti dalla legge?

È bene chiarire che l’iter procedimentale di impugnazione è ben diverso da quello delle multe per infrazioni del Codice della Strada.

La violazione delle “norme Covid”, infatti, ai sensi dell’art. 4 del d.l. 25 marzo 2020, n. 19, ha natura amministrativa, salvo che il fatto non costituisca più grave reato.
Ciò che viene elevato, in caso di infrazione, è un verbale di accertamento e contestazione di illecito amministrativo. Avverso questo verbale il presunto trasgressore può far pervenire all’autorità competente, entro 30 giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione (termine al quale si applica la sospensione straordinaria ex art. 103 D. L. 17 marzo 2020, n. 18), scritti difensivi e documenti, e può, altresì, chiedere di essere sentito dalla medesima autorità.
Sentito l’interessato, ove questi ne faccia richiesta, ed esaminati i documenti e gli scritti difensivi, l’autorità competente ha due alternative: se ritiene fondato l’accertamento (e quindi conferma la sanzione), determina la somma dovuta e ne ingiunge il pagamento, con ordinanza motivata; in caso contrario, emette ordinanza, anch’essa motivata, di archiviazione degli atti.

Contro l’ordinanza-ingiunzione, emessa dal Prefetto, è possibile proporre ricorso dinanzi al Giudice del luogo in cui è stata commessa la violazione, nel termine, anche in questo caso, di 30 giorni dalla notificazione del provvedimento.
Bisogna fare molta attenzione però, perché l’ordinanza-ingiunzione potrebbe prevedere il pagamento di una somma pari al doppio della sanzione originaria.

Ancora di più che in altri casi, quindi, il consiglio è quello di rivolgersi ad un legale di fiducia per un consulto circa l’opportunità di proporre ricorso.

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