A cura della Dott.ssa Virginia Tenuta
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In primis inosservanza dei provvedimenti dell’autorità se non si rispettano le limitazioni alla circolazione, ma poi anche falso ideologico e/o falsa attestazione per chi compili l’autocertificazione dichiarando il falso, lesioni personali colpose o dolose per chi violando i divieti diffonda il contagio, fino all’omicidio colposo o volontario quando la violazione dell’isolamento cagioni la morte di terzi per via del contagio. Questi i reati in cui rischia di incorrere chi non si attiene alle prescrizioni introdotte dai Decreti che si sono susseguiti nelle ultime settimane.
Due sono gli aspetti che in questa sede vogliamo invitarvi a tenere ulteriormente in considerazione.
Gli obblighi e i divieti ai quali siamo chiamati ad attenerci non sono soltanto quelli derivanti dai Decreti, ad essi si aggiungono le determinazioni contenute nelle ordinanze del Presidente della Regione e in quelle comunali. Per questo motivo vi consigliamo di visitare con frequenza i siti ufficiali degli enti e, perché no, le relative pagine Facebook, affinché possiate rimanere sempre aggiornati. Il documento di sintesi allegato al post può esservi d’aiuto.
Nel caso specifico della Regione Calabria, la Presidente Santelli, ha da ultimo stabilito: l’obbligo di rimanere nelle proprie abitazioni, sono consentiti esclusivamente spostamenti individuali temporanei, motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non costituisce situazione di necessità la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, che è pertanto vietata. Laddove questa fosse connessa a ragioni di salute, dovrà essere effettuata in prossimità della propria abitazione e comunque evitando ogni possibile compresenza di altre persone; che è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale, salvo che per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali ovvero spostamenti per gravi motivi di salute.
In entrambi i casi, ai trasgressori si applica altresì la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni, attraverso l’ASP territorialmente competente.
È infine bene chiarire che la natura pecuniaria della pena comminata in caso di “inosservanza” non sottintende la natura amministrativa delle violazioni, esse costituiscono reato contravvenzionale e alla loro commissione consegue l’iter ordinario della comunicazione alla Procura della notizia e dell’eventuale e successivo avvio di un processo penale vero e proprio, il cui esito potrebbe compromettere la fedina penale dell’autore. Tanto assunto, indipendentemente dalla gravità del reato nel quale incorrereste a seconda della vostra condotta e a prescindere dai rilievi di inapplicabilità e/o incostituzionalità con i quali chi di competenza si dovrà misurare, la prudenza consiglia comunque di non correre il rischio ma se doveste violare le prescrizioni e subire una verifica da parte delle autorità competenti vi raccomandiamo di contattare prontamente un legale in grado di prestarvi assistenza professionale specializzata.
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